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Visualizzazione dei post da dicembre, 2014
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NELLA SEMPLICITÀ DI UN BAMBINO   Il tempo del Natale, con le sue feste, i suoi banchetti, lo scambio di regali ed auguri, rappresenta una sosta nel cammino umano, durante la quale possiamo interrogarci sul nostro esistere, sul nostro essere nel mondo. Il Natale è innanzitutto un “compleanno”, rappresenta una nascita per certi aspetti non diversa da quella di tutti noi, ma che dischiude nella sua semplicità un mistero grande. In questo giorno siamo invitati a ricordare che nacque, nella piccola città di Betlemme, Gesù il Nazzareno figlio di Giuseppe il falegname della Casa di Davide. Certamente un modo inusuale, per i nostri tempi, per identificare un nuovo nato. Tuttavia questa lunga descrizione ci permette di identificare correttamente una persona storicamente esistita, di inserirlo nelle trame della storia. Molti sono i nomi che la tradizione e la riflessioni attribuiscono a questo bambino, nel tentativo di comprendere il suo mistero. Fra i molti c’è quello di Emanuele. Em
ATTESA DELL’UMANITÀ   Puntuale come sempre, anche quest’anno è giunto il mese di dicembre che con le sue lunghe notti e i suoi giorni che corrono veloci con la frenesia della ricerca dei regali, chiude proponendoci il bilancio dell’anno che sta terminando. La nostra attenzione è rapita, come in un vortice che non trova fine, dalla ricerca sfrenata del regalo perfetto, il quale, coniugandosi con la crisi economica che sembra non trovare tramonto, sappia portare gioia, stupore ed amore a chi lo riceverà.             In questa folle corsa ci si perde tra negozi, mercatini e supermercati che, come sirene di omeriana memoria, attirano la nostra attenzione. Si è trascinati dalla folla, o meglio dalla massa umana che si muove per le vie delle città. Basta fare un giro a Milano, tra piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele, per essere rapiti, anche se non lo vogliamo, da questo fiume di uomini e di donne che camminano con sacchetti in mano. Il tutto si svolge con uno sfondo di luci c